Mater Lachrymarum, parole e musica di duemila anni di devozione

Santuario Madonna delle Lacrime
20 Marzo - Ore 16:00

Un appuntamento unico nel suo genere con l’ensemble “More Antiquo”, una vera e propria eccellenza internazionale del canto Gregoriano e la bravissima attrice Giovanna Scardoni. Nella splendida cornice del Santuario della Madonna delle lacrime andrà in scena un evento-concerto, un mix fra canto gregoriano e recitazione.

 

More Antiquo, un’eccellenza internazionale

L’ensemble raggruppa dal 1995 professionisti specializzati nel repertorio sacro latino delle culture musicali dell’ Europa. More Antiquo è particolarmente attento affinché ai risultati degli studi più avanzati della musicologia corrisponda una prassi esecutiva capace di evidenziare le peculiarità di una tradizione ricca di spiritualità originata dal profondo rapporto con il testo. More Antiquo svolge attività concertistica a livello internazionale (Spagna, Germania, Austria, Belgio, Polonia, Portogallo, Russia, Giappone, Italia, Francia, Brasile, USA, Svizzera, Vaticano) prendendo parte ad alcuni tra i maggiori festival. Diverse le produzioni radiofoniche e televisive per conto della Radio Televisione Svizzera, la Rai Radiotelevisione italiana, la Radio e il Centro televisivo Vaticano, Nippon Television, ZDF e Polska TV. Fra le partecipazioni a registrazioni per case discografiche quali JVC, Ares, Naxos, Paoline Audiovisivi, Chgc, Arts e Dynamic, da segnalare le più recenti: per l’etichetta ARTS delle parti in canto gregoriano del Vespro della Beata Vergine di C. Monteverdi al fianco del Coro della Radio Svizzera, dei Barocchisti e del Concerto Palatino, diretti da Diego Fasolis; per l’etichetta Dynamic la Missa Apostolorum di Andrea Gabrieli in alternatim all’organo con Francesco Cera. 

Progetti recentissimi l’hanno visto impegnato nella ricostruzione del Vespro Solenne di San Lorenzo di C. Monteverdi, la riproposizione dell’Ufficio delle Tenebre di T.L. Da Victoria, della Liturgia in onore di San Vittore Martire e dei Vêpres de la Vierge di Marcel Dupré. 

 MoreAntiquo è guidato dal musicologo e gregorianista Giovanni Conti, discepolo del celebre gregorianista svizzero Luigi Agustoni del quale ha proseguito l’orientamento ancorato alle intuizioni del francese Eugène Cardine attraverso molteplici attività. 

Responsabile delle produzioni musicali classiche presso la Radiotelevisione svizzera, è Docente di Canto gregoriano e Paleografia musicale presso la Scuola Universitaria di Musica della Svizzera italiana dove è pure Responsabile del Master in Canto Gregoriano ed è professore all’ Università di Parma (Laurea specialistica in Musicologia) e alla Civica Scuola di Musica di Milano. Già professore di Musicologia liturgica alla Facoltà Teologica di Lugano, tiene molteplici corsi tra i quali si segnalano quelli promossi a Milano dalla Civica Scuola di Musica “C.Abbado”, Cremona, Venezia e Arco dall’AISCGre, a Madrid-Escorial promossi dall’abbazia di Valle de los Caidos e a Rougemont (Gstaad) dalla Schola Cantorum Basilensis. 

È stato Visiting professor alle Università di Hiroshima, Madrid e alla Escola Superior de Musica di Salamanca. Al suo attivo anche numerose produzioni musicali radiotelevisive per la Televisione austriaca ORF, la Tv e a Radio Svizzera, la Rai radiotelevisione italiana, Polska Tv, Nippon Television, ZDF e Centro Televisivo Vaticano. Ha registrato per case discografiche quali JVC, Ares, Naxos, Paoline Audiovisivi, Chgc, Amadeus, Classic voice, ARTS e Dymanic, riscuotendo entusiastici commenti della critica specializzata. Direttore artistico della Rassegna internazionale di musica medievale e rinascimentale Cantar di Pietre. È Presidente della sezione italofona dell’Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano e Vice-presidente del Consiglio direttivo internazionale del medesimo sodalizio. È succeduto a Luigi Agustoni alla guida di Cantus Gregoriani Helvetici Cultores. 

Programma

16:00 "Cantando la Lode alla Virgo Dei Genitrix" Nella storia dell’Europa medievale il linguaggio poetico della parola e del canto si muove nella sfera dell’intuizione e dell’emotività profonda, non si lascia imbrigliare da schemi, si espande in ambiti inediti. La musica svolge la funzione di tessuto connettivo: una nota si congiunge ad un’altra all’interno di una melodia e sorregge le parole amplificando, anzi, il senso tecnico dei vocaboli che il canto riesce a trasfigurare e rendere punti fermi e luminosi di un cammino spirituale. Nel patrimonio delle Chiese del medioevo latino alcune tematiche sono state fissate con intensità sorprendente, tra queste quelle legate alla figura Maria, la Virgo Dei Genitrix: l’evoluzione del culto mariano quale si riflette nelle feste introdotte lungo tutto il medioevo con celebrazioni nelle quali prevale la memoria di singoli episodi della vita di Maria di Nazareth, dalla concezione immacolata all’assunzione al cielo. Di qui l’elaborazione ai fini liturgici di brani in musica in cui convergono elementi derivanti dalla riflessione teologica - in particolare quella di epoca patristica e altomedievale - e, non ultima, la devozione. Devozione appassionata e ammirazione per Maria stanno alla base delle suggestive espressioni che emergono dai generi letterari coniugati con le melodie gregoriane, anche quelle che, imitandone lo stile, hanno superato il periodo classico del X e XI secolo, rendendo onore alla Vergine Maria in contesti nobilissimi come quello del sacro luogo che ospita questo evento musicale e spirituale nel contempo: modesto omaggio che si unisce al cuore e alla voce di migliaia di fedeli che, in 500 anni di storia, si sono inginocchiati davanti all’immagine di quella Madre Santa ed Immacolata che con le sue lacrime, una volta di più, ha condiviso l’umanità di chi la invoca. Giovanni Conti
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