La card “500 Miracolo Treviglio”, realizzata in collaborazione con Coop Lombardia, è ora disponibile per tutta la comunità parrocchiale!

Grazie a voi abbiamo raccolto 6.600 euro da destinare a progetti di riqualifica dei nostri oratori, ora insieme possiamo fare ancora di più!

In occasione della visita a Roma da Papa Francesco avevamo distribuito la card “500 Miracolo Treviglio” a tutti i pellegrini. Coop Lombardia ha devoluto il 3% del valore della vostra spesa fatta con la card alla nostra parrocchia. Un’iniziativa di successo che ora sarà estesa a tutta la comunità parrocchiale.
La card sarà valida per tutto il 2023!

Come funziona:
Ogni volta che fai la spesa all’Ipercoop di Viale Montegrappa o alla Coop Foro Boario, prima di pagare, mostra la card “500 anni Miracolo Treviglio” e immediatamente il 3% del valore sarà devoluto alla Parrocchia.

ABBIAMO DEI NUOVI BUONI SCONTO PER TE!
Con la tua card passa in Ufficio Parrocchiale e ricevi 4 nuovi buoni sconto da 7 euro per fare la tua spesa. Se hai perso la carta, non ti preoccupare, te ne daremo un’altra. 
Ti aspettiamo!!

Coop consegna l’assegno per l’iniziativa “Carta del Miracolo” alla Parrocchia

Coop Lombardia ha consegnato nelle mani del parroco, mons. Norberto Donghi, un assegno da 6.646,18 euro. Sono il frutto dell’operazione avviata lo scorso aprile in occasione del pellegrinaggio dei fedeli trevigliesi e castelrozzonesi da Papa Francesco. Nell’occasione, Coop aveva consegnato ad ogni pellegrino una tessera che, se utilizzata nei supermercati Coop trevigliesi, garantiva sconti ai possessori, ma, soprattutto, assicurava che una percentuale dell’incasso sarebbe stato accantonato a disposizione della parrocchia, senza ulteriori spese per i clienti. «L’hanno utilizzata persone – commenta Giorgio Sfreddo della direzione soci Coop – che hanno fatto loro uno slogan che ci contraddistingue: con la spesa si può cambiare il mondo».

La collaborazione tra l’azienda e la parrocchia, illustraSfreddo, è precedente al pellegrinaggio, «ma l’occasione del 500enario ci ha dato l’occasione di rafforzarla». Tutto ciò proseguirà anche il prossimo anno, «anche in occasione – ricorda il dirigente – dei 100 anni dalla morte di mons. Ambrogio Portaluppi: figura che ci è affine in quanto fuanimatore di attività sociali legate anche al mondo della cooperazione».

Le tessere Coop del 500enario resteranno dunque attivealmeno per tutto il 2023, «con sconti e con la percentuale della spesa destinata alla parrocchia – conferma Coop –. Saranno inoltre a disposizione non solo di chi si è recato in pellegrinaggio a Roma, ma di tutti i parrocchiani, con modalità di distribuzione che definiremo nelle prossime settimane». Non è insolito, assicura Sfreddo, «che una realtà parrocchiale collabori con Coop: accade in centinaia di città e paesi in tutta Italia, perché Coop ha sempre testimoniato solidarietà alle attività sociali sul territorio e molte di queste sono organizzate in collaborazione con oratori e parrocchie».

La collaborazione con Coop, conferma mons. Norberto Donghi, era attiva già da tempo, in particolare con la Caritas (che segue 400 nuclei familiari in situazione di fragilità), direttamente oppure tramite la quercia di Mamre per il sostegno alla spesa delle persone in difficoltà». I 6.600 euro raccolti grazie a chi ha fatto la spesa alla Coop, anticipa Donghi, «verranno usati per la digitalizzazione degli oratori della città, con la finalità di costituire un gruppo di ragazzi che si occupino della comunicazione dell’oratorio».

Anche a Milano Marittima si celebrano i 500 anni del Miracolo

Tagete, agerato e salvia farinacea: sono queste le tre varietà di fiori che compongono l’aiuola realizzata da cittadini trevigliesi a Milano Marittima (rotonda Cadorna) per la manifestazione «Cervia in Fiore», un appuntamento irrinunciabile per la nostra città.
Sono tre, quest’anno, i temi che vengono «raccontati» con fiori e arte locale: i 500 anni del Miracolo delle Lacrime, la mobilità dolce (con la scelta ecologica di Treviglio di dotarsi di una bicipolitana) e la pace. È proprio per rendere immediatamente, anche a livello visivo, l’importante tema della pace che sono stati scelti fiori annuali di colore giallo e azzurro, in tinta con la bandiera dell’Ucraina.

Stefano Cerea, tecnico comunale responsabile del verde, si è occupato della realizzazione materiale dell’aiuola insieme a Marino Mariani, Cristiano Possenti (entrambi del comune di Treviglio) e Claudio Ornaghi (in rappresentanza di Aribi, associazione di mobilità dolce). Per l’installazione sono stati coinvolti anche tre artisti locali: Giuliano Gaigher (che ha realizzato in vetro la sagoma del Santuario e il logo dei 500 anni), Silver Plachesi (sua la bicicletta costruita con materiali di scarto) e Bruno Manenti (immancabile una sua bella scultura in legno).
L’aiuola può essere già ammirata in questi giorni, ma sarà inaugurata ufficialmente martedì 14 giugno alla presenza del sindaco Juri Imeri.

La Madonna di Fatima arriva a Treviglio

Si conclude sabato 7 maggio alle ore 21 con la spettacolare processione “aux flambeaux” la presenza della statua della Madonna pellegrina di Fatima in città. L’effigie è arrivata in città domenica 1 maggio, accolta da una grande folla di fedeli. È entrata in città dal cielo, su un elicottero atterrato nel campo dell’oratorio Sant’Agostino in via Leonardo da Vinci. E da lì è stata portata, con una processione molto partecipata, nel Santuario Madonna delle Lacrime di via fratelli Galliari. Dove è rimasta per 7 giorni di preghiere, celebrazioni, incontri, meditazioni, guidate da don Vittorio de Paoli, parroco della chiesa milanese di San Vittore in corpo e assistente spirituale nazionale dell’Apostolato Mondiale di Fatima. Sabato 7 maggio l’ultimo giorno di presenza della statua: il culmine dell’esperienza con la processione in notturna, con le torce.

Progetto Street art in oratorio

Sabato 14 maggio alle ore 15.30 in via Leonardo da Vinci a Treviglio (BG) verrà inaugurato un nuovo murales realizzato su una parete esterna dell’oratorio Sant’Agostino.
Il progetto di riqualificazione della parete si inserisce negli eventi che celebrano il 500esimo anniversario del Miracolo della Madonna delle Lacrime, avvenuto a Treviglio il 28 febbraio del 1522. Tra i vari obiettivi del programma di eventi del 500enario si trova infatti anche la realizzazione di progetti con una ricaduta sociale: il murales è uno di questi.
Si tratta di un’opera pittorica dallo stile moderno realizzata dall’associazione culturale Truequality, ha una evidente simbologia che richiama al Miracolo e diversi altri elementi che verranno illustrati durante la presentazione.
La riqualificazione è stata possibile grazie a una partnership nata fra Comitato Treviglio22 (organizzatore del 500enario) e il Centro Commerciale Treviglio. Di seguito, i commenti dei due enti coinvolti.

Eleonora Pilotta Shopping Center Manager Treviglio: «Per l’anno 2022 il Centro Commerciale Treviglio ha scelto di uscire dal proprio ruolo meramente commerciale per legarsi maggiormente al territorio attraverso iniziative responsabili. La prima di queste è dedicata al rispetto per l’ambiente, argomento supportato dal Centro Commerciale attraverso diverse attività, tra cui l’abbellimento di aree situate all’interno delle realtà trevigliesi che hanno partecipato con grande entusiasmo al progetto. Prima tappa, grazie ad una partnership nata fra Comitato Treviglio22 e il Centro Commerciale stesso, è l’oratorio Sant’Agostino in via Leonardo Da Vinci presso il quale si è deciso di personalizzare una grande parete con un murales realizzato da True Academy; un’opera astratta che richiama da una parte l’ecosostenibilità tanto promossa dal Centro Commerciale tramite l’utilizzo di cromie particolari legate alla terra e alla vegetazione, dall’altra la commemorazione del Cinquecentenario del Miracolo della Madonna delle Lacrime».

Luca Secchi, comitato Treviglio22: «La riqualificazione degli oratori è una progettualità che ricade fra gli intenti che ci siamo prefissati come Comitato Organizzatore dei 500 anni del Miracolo della Madonna delle Lacrime. In questo anno così importante per la nostra comunità vogliamo porre le basi anche per attività sociali che durino nel tempo. A sposare immediatamente questa filosofia abbiamo trovato il sostegno della Direttrice del Centro Commerciale di Treviglio, Eleonora Pilotta, con la quale abbiamo siglato una partnership preziosa. Il primo progetto che sarà completamente sostenuto dal Centro Commerciale di Treviglio sarà la riqualificazione della parete dell’Oratorio di Sant’Agostino che si affaccia su via Leonardo da Vinci con un’opera di street art. Un’attività che punta a rilanciare l’oratorio come punto importante di aggregazione per i giovani».

Le parole di Papa Francesco

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!

Ringrazio il Parroco per le sue parole e ricambio di cuore il saluto del vostro Arcivescovo. Grazie di essere venuti numerosi! Tanti! Forse a casa è rimasta… chi? La Madonna!

Madonna delle Lacrime. Non è l’unico Santuario con questo titolo. Viene in mente subito quello di Siracusa; ma il vostro è molto più antico, si celebrano i cinquecento anni. Poi è celebre il pianto della Vergine nell’apparizione a La Salette.

Le lacrime di Maria sono un riflesso delle lacrime di Gesù. Gesù ha pianto, il Vangelo ci riporta due episodi: sulla tomba dell’amico Lazzaro (cfr Gv 11,35) e davanti a Gerusalemme (cfr Lc 19,41). In entrambi i casi furono lacrime di dolore. Ma possiamo immaginare che Gesù abbia pianto anche di gioia, ad esempio quando vedeva i piccoli, gli umili del popolo accogliere con entusiasmo il Vangelo.

Maria, la Madre, è la prima discepola. È più discepola che Madre. Ha seguito il Figlio in tutto, anche nella santità dei sentimenti, delle emozioni, anche nel riso e nel pianto. Sicuramente dai suoi occhi scesero lacrime di gioia quando diede alla luce Gesù nella stalla di Betlemme, e quando vide i pastori e i Magi prostrarsi davanti a Lui. E pianse lacrime amare, alla fine, quando lo seguiva lungo la via dolorosa, e mentre stava sotto la croce. La Madonna che piange.

Le lacrime di Maria sono state trasformate dalla grazia di Cristo, come tutta la sua vita, tutto il suo essere, tutto in Maria è trasfigurato nella perfetta unione con il Figlio, con il suo mistero di salvezza. Perciò quando Maria piange, le sue lacrime sono segno della compassione di Dio. Dio ha compassione per noi, sempre; e Dio vuole perdonarci. E vi ricordo una cosa: Dio perdona sempre! Sempre! Siamo noi a stancarci di chiedere il perdono. E per questo le lacrime della Madonna sono un segno della compassione di Dio, che con questa compassione ci perdona sempre; sono un segno del dolore di Cristo per i nostri peccati, per il male che affligge l’umanità, specialmente i piccoli e gli innocenti, che sono coloro che soffrono.

Come Lei, don Norberto, giustamente ha detto, le lacrime di Maria sono anche segno del pianto di Dio per le vittime della guerra che sta distruggendo non solo l’Ucraina; siamo coraggiosi e diciamo la verità: sta distruggendo tutti i popoli coinvolti nella guerra. Tutti. Perché la guerra non solo distrugge il popolo sconfitto, no, distrugge anche il vincitore; distrugge anche coloro che la guardano con notizie superficiali per vedere chi è il vincitore, chi è lo sconfitto. La guerra distrugge tutti. Attenti a questo. Al suo Cuore immacolato abbiamo affidato la nostra supplica, e siamo certi che la Madre l’ha accolta e intercede per la pace, perché lei è la Regina della Pace. È la Madre della Pace. E domani sarà la Domenica della Misericordia. Lei è la Madre della Misericordia. Sa cosa significa misericordia, perché “l’ha tolta” da Dio.

Da cinque secoli la vostra terra è irrigata dalle lacrime di Maria; di generazione in generazione il vostro popolo è accompagnato dalla sua tenerezza materna. Lei, la Madre, vi insegna a non avere vergogna delle lacrime. No, non dobbiamo vergognarci di piangere, anzi, i santi ci insegnano che le lacrime sono un dono, a volte una grazia, un pentimento, una liberazione del cuore. Piangere vuol dire aprirsi, rompere il guscio di un io chiuso in sé stesso e aprirsi all’Amore che ci abbraccia, che sempre ci attende per perdonarci. Così è il cuore di Dio. Dio è in attesa. In attesa di che? Del perdono, di perdonarci. È un inquieto, è un incorreggibile: vuole perdonare, perdonare… Soltanto chiede che noi gli chiediamo il perdono. Aprirsi al Padre buono e anche aprirsi ai fratelli. Lasciarsi intenerire, lasciarsi commuovere dalle ferite di chi incontriamo lungo il cammino; saper condividere, saper accogliere, saper gioire con chi gioisce e piangere con chi piange.

Io credo che noi, il nostro tempo – parlo in genere –, abbiamo perso l’abitudine di piangere “bene”. Forse piangiamo quando succede qualcosa che ci tocca o quando tagliamo la cipolla. Ma il pianto che viene dal cuore, il pianto vero come quello di Pietro quando si pentì, come quello della Madonna… La nostra civiltà, i nostri tempi, hanno perso il senso del pianto. E noi dobbiamo chiedere la grazia di piangere davanti alle cose che vediamo, davanti all’uso che si fa dell’umanità, non solo le guerre – ne ho parlato – ma lo scarto, i vecchi scartati, i bambini scartati anche prima di nascere… Tanti drammi di scarto: quel povero che non ha da vivere è scartato; le piazze, le strade piene di persone senza fissa dimora… Le miserie del nostro tempo dovrebbero farci piangere e noi abbiamo bisogno di piangere. C’è una Messa nella Liturgia cattolica per chiedere il dono delle lacrime. Ma voi, che avete la Madonna “alla mano”, chiedere questo dono. E la preghiera di quella Messa dice così: “O Signore, Tu che hai fatto uscire dalla roccia l’acqua, fa’ che dalla roccia del mio cuore sgorghino le lacrime”. Il cuore di pietra che ha dimenticato come si piange. Per favore, chiediamo la grazia di piangere. Tutti.

E per questo, le lacrime di Maria ci aiutino. È importante che il nostro io non sia chiuso, che sia aperto agli altri, soprattutto al Padre che perdona e ai fratelli. Dobbiamo lasciarci intenerire, commuovere dalle ferite di chi incontriamo lungo il cammino, saper condividere, saper accogliere, saper gioire con chi gioisce e piangere con chi piange.

La vostra Comunità porta proprio questo nome: “Madonna delle Lacrime”. È bello questo! In questo titolo c’è tutta una pastorale: una pastorale della tenerezza, della compassione, della vicinanza. Tenerezza, compassione e vicinanza. Questo è lo stile di Dio. C’è uno stile pastorale che riguarda tutti: i preti, i diaconi, i fedeli laici, i consacrati… Tutti vicini, compassionevoli e teneri. E tutte le età, tutte le stagioni della vita. Tutti dobbiamo sempre imparare da Maria a seguire Gesù, a lasciare che il suo Spirito plasmi i nostri sentimenti, i nostri desideri, i nostri progetti e le nostre azioni secondo il cuore di Dio. Perché, come dice una bella orazione liturgica, «non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del suo Santo Spirito».

Cari amici, vi ringrazio di questa vostra visita! Grazie di averci riportato a meditare sulle lacrime della nostra Madre. Ne abbiamo tanto bisogno! Abbiamo tanto bisogno di piangere. Benedico di cuore tutti voi, le vostre famiglie e la vostra comunità. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Grazie!

Roma, Sabato 23 Aprile 2022

Un evento da record

Il pellegrinaggio da Papa Francesco previsto per il prossimo 23 aprile si annuncia come un evento epocale per la città di Treviglio. E’ sicuramente l’evento più grande mai realizzato in città. I numeri sono da record:

  • Più di 2.800 partecipanti
  • 4 treni speciali organizzati
  • 6 pacchetti turistici organizzati (2 da agenzie turistiche, 1 da associazione pensionati, 1 dall’oratorio, 1 dalla scuola San Martino, 1 dal gruppo scout)

I prossimi step della macchina organizzativa

A tutti i partecipanti, entro la fine del mese di marzo, sarà inviata una comunicazione via email e tramite messaggio su cellulare con l’indicazione del giorno in cui potranno ritirare i documenti di accreditamento all’udienza papale.

Per agevolare la fase di distribuzione dei materiali i pellegrini saranno suddivisi in gruppi e convocati presso la Sala del Pellegrino, piazza del Santuario all’interno del Chiostro delle Agostiniane, in uno dei seguenti giorni:

  • sabato 2 aprile e domenica 3 aprile dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.30
  • sabato 9 aprile e domenica 10 aprile dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.30
  • mercoledì 6 aprile e venerdì 8 aprile dalle ore 18 alle 20

I Treni del Pellegrino

Ad ogni treno sarà abbinato un colore di riconoscimento:

  • Treno Arancio
  • Treno Bianco
  • Treno Celeste
  • Treno Giallo

I pellegrini riceveranno indicazione del treno a cui sono stati assegnati e su quale carrozza. I posti sulle carrozze saranno liberi. In fase di assegnazione delle carrozze si è cercato di favorire persone con disabilità o con difficoltà motorie. A tutti i pellegrini si raccomanda sia alla partenza che al ritorno la massima puntualità: siamo ancora in attesa che Trenitalia comunichi gli orari definitivi.

Per facilitare il riconoscimento ad ogni pellegrino saranno distribuiti:

  • un foulard con il colore corrispondente al colore del treno assegnato
  • un badge legato a un cordino con le indicazioni relative al numero di carrozza assegnata. Con lo stesso badge di riconoscimento si accederà all’udienza papale

Lo staff di assistenza sarà contraddistinto da un foulard di colore rosso per essere subito riconoscibile.

All’arrivo alla stazione di Roma San Pietro i pellegrini saranno accompagnati in comitiva a piedi alla sala Paolo VI per l’udienza papale. Il tragitto è di circa 1 km.

Si prega i pellegrini di non lasciar nulla sui treni una volta giunti a destinazione.

Durante il pellegrinaggio, e quindi sia durante il tragitto in treno che in Sala Nervi, sarà necessario rispettare le norme vigenti in materia di prevenzione Covid-19: tali prescrizioni prevedono ad oggi uso di mascherina FPP2 e possesso green pass rafforzato per i maggiori di 12 anni.

I treni, essendo di tratta speciale, non hanno un servizio di ristorazione.

La durata del viaggio sarà circa di 4 ore

Pellegrini con gruppi organizzati

I pellegrini che parteciperanno all’udienza papale tramite viaggio organizzato riceveranno tutte le indicazioni e materiali direttamente dagli organizzatori (agenzie viaggi) del pacchetto viaggio.

Pellegrini autonomi

A tutti i pellegrini autonomi sarà distribuito un pass di accesso all’udienza in una delle date sopra elencate.

A chi ha dato un’offerta sarà distribuito anche un gadget.

Ai pellegrini autonomi si richiede di giungere all’aula Paolo VI con almeno 2 ore di anticipo.

È possibile iscriversi all’udienza fino a venerdì 25 marzo, sul sito www.treviglio22.it

Accesso alla Aula Paolo VI

L’aula Paolo VI, o Aula Nervi, è situata in piazza del Sant’Uffizio, affianco alla Basilica di S. Pietro

L’aula ha una capienza di 12mila posti, per l’accesso si richiede un green pass valido secondo le normi vigenti alla data del pellegrinaggio.

Per accedere all’aula tutti i pellegrini dovranno mostrare il badge di accesso che è stato consegnato. Consigliamo di tenerlo sempre ben visibile al collo.

L’udienza papale è in esclusiva per i pellegrini della Madonna delle Lacrime: inizierà alle ore 12 con durata indicativa circa 1 ora.

La dislocazione nell’aula è libera con priorità per le persone con disabilità e per i bambini. Dato il numero di pellegrini e le dimensioni dell’aula tutti i partecipanti avranno comunque una posizione favorevole per vedere e festeggiare il Santo Padre.

Dopo l’udienza

Una volta terminata l’udienza papale, i pellegrini avranno il pomeriggio libero.

Il ritrovo sarà previsto direttamente in stazione: si raccomanda nuovamente la puntualità!

Consigli utili

Potrebbe essere utile portare con sé una bottiglietta d’acqua o qualcosa da mangiare visto che l’udienza papale si svolgerà in un orario di pranzo.

Consigliamo di indossare un abbigliamento comodo visto che si passerà a Roma tutta la giornata.

Quando si è in gruppo, per agevolare il riconoscimento, si consiglia di indossare il foulard in dotazione e di portare al collo il badge.

Domenica 24 aprile

Per tutti i pellegrini che rimarranno a Roma anche domenica 24 aprile, sarà possibile partecipare ad una Messa dedicata alla Madonna delle Lacrime che si terrà alla Chiesa San Carlo al Corso in orario da definire.

La Messa sarà celebrata da don Giovanni Boellis.

Mons. Delpini: “Né indifferenti né rassegnati davanti alla guerra e alle sfide di oggi”

L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha presieduto questa mattina alle ore 8 la Messa del Miracolo nel Santuario di Treviglio. La celebrazione ricorda il pianto miracoloso dell’affresco della Madonna delle lacrime che convinse il generale francese Lautrec a non distruggere la città di Treviglio il 28 febbraio del 1522. Da quel giorno, esattamente 500 anni fa, l’ultimo giorno di febbraio è festa grande a Treviglio.

L’OMELIA DELL’ARCIVESCOVO MARIO DELPINI

Delpini ha anche celebrato, per tutti i giorni della Novena, la Messa delle ore 6 e la Compieta delle 20.30 in santuario, potendo così vedere la grande partecipazione dei trevigliesi alle funzioni legate alla Madonna delle lacrime. E proprio da questa esperienza ha preso le mosse la sua omelia: «Nel momento del pericolo estremo, – ha detto l’Arcivescovo di Milano immaginando la città del 1522 – la città intera, dal trevigliese più piccolo al più grande, è segnata dall’angoscia. E nel momento della liberazione, della miracolosa salvezza, tutti gli abitanti di Treviglio condividono il sollievo, la gioia, la festa». Nel racconto dei giorni del Miracolo, ha aggiunto, «c’è un’immagine di compattezza e unanimità sorprendentemente inconsueta ai nostri sentimenti. Nella città moderna, infatti, sembra impossibile che tutti condividano gli stessi sentimenti. Siamo abituati a riconoscere la complessità della città, la pluralità delle presenze e, in un certo senso, siamo rassegnati a dare per scontato che alla festa alcuni partecipino e altri siano assenti. Anche l’esperienza straordinaria e vivificante della Novena che abbiamo celebrato con una partecipazione così costante e così numerosa, considera tuttavia piuttosto naturale che molti siano assenti: trevigliesi di antica data e trevigliesi che di recente si sono stabiliti in città, o alcune fasce d’età, o gente che proviene da altri Paesi e che si è stabilita qui per lavorare o per condizioni di vita promettenti. Sono assenti. Dunque, noi siamo tanti, ma non siamo tutti».

Possiamo allora immaginare, ha detto Delpini, «che Maria insieme alla gioia oggi provi anche un po’ di tristezza, perché siamo tanti, ma non tutti. E quanti mancano». Ma la comunità cristiana «esiste per tutti, la missione è destinata a tutti». Dunque, «noi non siamo tutti, ma siamo per tutti. Chiediamo la grazia di non venire meno alla nostra missione che non è conquistare la Terra, ma essere un segno, un messaggio per tutti».

La missione, ha poi sintetizzato, si può esprimere in tre atteggiamenti. «In primo luogo, con l’attrattiva della gioia, il segno più necessario per questo tempo tribolato e perplesso. Gioia che nasce dalla presenza nella nostra comunità del Signore risorto e del suo Spirito. Ciascun cristiano riceve il saluto dell’angelo: “Kaire: rallegrati!”. I cristiani possono svolgere la loro missione perché stupiscono la città con la loro gioia». «Non siamo autorizzati ad essere cristiani tristi».

Il secondo gesto della missione è «lo strazio dell’impotenza. Di fronte all’impotenza della città» nel 1522, «Maria ha pianto. Non ci sono state manifestazioni clamorose o azioni militari o armi potenti. Il popolo ha pregato, Maria ha pianto. La preghiera, come il pianto, sono un modo per esprimere la consapevolezza dell’impotenza». Non si può «essere indifferenti né rassegnati. Davanti alle sfide di oggi, davanti al divampare di un nuovo conflitto sulle terre d’Europa, tra popoli che provengono da tradizioni cristiane, noi proviamo lo strazio dell’impotenza. E di fronte alle sfide di questo tempo, la fragilità educativa, la fragilità delle famiglie, la poca fede del popolo cristiano, siamo presi da un senso di impotenza: cosa possiamo fare?». «Possiamo pregare e piangere: noi non ci rassegniamo mai». Da cristiani, ha aggiunto, «non crediamo di avere ricette risolutive per i problemi di questo tempo, ma non rinunciamo a pregare, mai. Non rinunciamo a cercare strade da percorrere, mai. Non rinunciamo mai a immaginare soluzioni da proporre, mai».

Un terzo tratto della missione per tutti è «l’accompagnamento personale». Ci rivolgiamo «ai fratelli e alle sorelle uno per uno. Non siamo amici delle troppe statistiche. Siamo amici dei nomi, dei volti, ci rivolgiamo alle persone una per una. Gesù non ama i popoli e le categorie, piuttosto ama tutti, uno per uno».

Celebrazione 500 anni Miracolo della Madonna delle Lacrime – 28 febbraio 2022 – Foto Marco Angeri

L’INTERVENTO DEL PREVOSTO MONS. NORBERTO DONGHI

A conclusione della celebrazione ha rivolto il proprio saluto a Delpini e ai trevigliesi anche il parroco di Treviglio, mons. Norberto Donghi: «Siamo la generazione – ha detto – che ha potuto celebrare il cinquecentesimo anniversario del Miracolo. La generazione che ha avuto la responsabilità di celebrarlo come meritava, e speriamo di esserne stati in grado. L’emozione di questo momento è stata preparata dalla nostra Novena, un’occasione di grazia che si ripete ogni anno. Quest’anno, però, anch’essa speciale. Nei suoi contenuti, dalle nostre defigurazioni alla trasfigurazione che Dio predispone e desidera per ciascuno di noi. Nelle presenze, anzitutto quella del nostro Arcivescovo, al quale abbiamo chiesto un grosso sacrificio, che con la sua parola e con il suo modo di pregare e celebrare ci ha testimoniato la profondità e la solidità della sua fede. Grazie, eccellenza. E anche la presenza di altri vescovi lombardi: alcuni di loro sono oggi qui presenti. Vorrei tutti ringraziarli di cuore. Il loro esserci, oggi particolarmente, ci fa cogliere la bellezza della Chiesa, la sua varietà, la sua unità. Un vero e proprio cenacolo dove gli apostoli sono radunati con Maria, in preghiera. E poi il nostro popolo, tutto il nostro popolo. La Novena mette in mostra ogni anno la sua costanza, il valore delle sue tradizioni, la robustezza della sua fede. Grazie cari figli, cari fratelli. Vorrei dire un grazie sincero anche alle tante autorità oggi presenti. E rivolgere un saluto anche a coloro i quali attraverso la televisione o i media hanno pregato insieme con noi oggi e durante tutta la Novena, soprattutto i tanti malati e anziani. Tutti, Maria, ricorriamo a Voi, le Vostre lacrime ci siano sempre di presidio tra i pericoli della vita e nelle angustie di morte, affinché un giorno, restituendoci al Vostro Gesù, possiate dirgli di tutti noi: “Ecco i miei figli, ecco i frutti delle mie lacrime”. Buona festa, e sia festa e pace per tutti».

È iniziata con l’Arcivescovo Delpini la Novena del Cinquecentenario a Treviglio

È iniziata ieri, venerdì 18 febbraio, la Novena del Cinquecentenario del Miracolo della Madonna delle lacrime di Treviglio.

La prima celebrazione è stata la Santa Messa delle ore 6, celebrata dal parroco mons. Norberto Donghi. La Messa, ha detto, «è il primo gesto di questo lungo cammino che stiamo per cominciare, il cammino della nostra bella Novena che ci riporta alle più antiche e sante tradizioni di questa comunità. Ci aiuta a preparare il cuore per la festa più solenne, quella del Miracolo» del 28 febbraio. «Voglio ringraziarvi – ha aggiunto, rivolgendosi ai fedeli presenti – per questo bell’inizio e questa chiesa così affollata, una testimonianza di fede».

Mons. Donghi ha eccezionalmente celebrato venerdì la Messa delle 6: in tutti gli altri giorni della Novena, questa (insieme alla Compieta con meditazione delle 20.30) sarà presieduta dall’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ieri in pellegrinaggio in Puglia con i sacerdoti giovani della Diocesi.

Le funzioni della giornata sono celebrate ogni giorno da un diverso vescovo lombardo. Il primo, venerdì, è stato mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo. Lo seguono mons. Giuseppe Merisi, Vescovo emerito di Lodi (sabato 19), mons. Paolo Martinelli, Ausiliare di Milano (domenica 20), mons. Luca Raimondi, Ausiliare di Milano (lunedì 21), mons. Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona (martedì 22), mons. Vincenzo Di Mauro, Arcivescovo emerito di Vigevano (mercoledì 23), mons. Daniele Gianotti, Vescovo di Crema (giovedì 24), mons. Pierantonio Tremolada, Vescovo di Brescia (venerdì 25) e mons. Franco Agnesi, Vicario generale di Milano (sabato 26).

La Messa della Velazione di domenica 27, ore 18, e la Messa del Miracolo di lunedì 28, ore 8, saranno presiedute dall’Arcivescovo Mario Delpini. Delpini, come già detto, celebra tutti i giorni la Messa delle 6 e la Compieta delle 20.30. Durante la meditazione serale di venerdì, la sua prima a Treviglio per quest’anno, Delpini ha parlato dell’importanza della preghiera nella chiave del “rallegrarsi”, essendo il titolo della Novena “Kaire, rallegrati! La vita trasfigurata dalla gioia di Dio”. Ha poi concluso così la propria meditazione: «Il credente prega, si fida di Dio e la sua tristezza si trasforma in gioia. Maria, Madonna delle lacrime, con le sue lacrime ha trasfigurato la città e con le sue lacrime può trasfigurare la nostra vita, se impariamo a pregare. Pregare, cioè la memoria grata. Pregare, cioè la preghiera fiduciosa. Pregare, cioè vivere il tempo come tempo per seminare. Maria, donna del Magnificat, prega per noi». Il video integrale dell’omelia, come tutti i video della Novena, si possono vedere sulla pagina facebook Santuario di Treviglio, in diretta o registrati.

Treviglio in pellegrinaggio da Papa Francesco

Sabato 23 aprile, Papa Francesco riceverà in udienza privata in Vaticano a mezzogiorno i fedeli della Comunità pastorale Madonna delle lacrime di Treviglio e Castel Rozzone. È un’occasione unica, un evento straordinario concesso dal Santo Padre per il cinquecentesimo anniversario del Miracolo della Madonna delle lacrime. Centinaia di trevigliesi, per l’occasione, raggiungeranno Roma.

La Comunità pastorale ha dunque organizzato diverse possibilità di viaggio, così che ciascun fedele possa scegliere quella che trova più comoda. Spicca tra tutti il treno dei pellegrini, un Frecciarossa interamente noleggiato dalla parrocchia San Martino e riservato ai pellegrini trevigliesi: parte dalla stazione centrale di Treviglio e arriva direttamente alla stazione di San Pietro senza soste, a 1 chilometro a piedi da piazza San Pietro.

Ma c’è di più. Per la prima volta, infatti, 4 agenzie di viaggi del territorio si sono unite in un’unica squadra e si sono affiancate alla parrocchia per rendere più ricco dal punto di vista culturale il viaggio dei fedeli trevigliesi. Sono Viaggi al portico (via Matteotti), Bonanza viaggi (via Zara), Arca (piazza del Popolo) e Prossima tappa (via Menclozzi, Casirate d’Adda). Propongono, tutte alla stessa cifra e tutte con gli stessi dettagli, due ulteriori pacchetti viaggio per chi vuole affiancare l’udienza papale ad alcuni giorni di visita guidata a Roma. Tutti questi pacchetti viaggio si troveranno da domenica sul sito ww.treviglio22.it. Altri pacchetti potrebbero aggiungersi nelle prossime settimane.

Le quote di partecipazione sono state tenute il più possibile basse, sostanzialmente a sola copertura delle spese di viaggio, organizzative e assicurative. Includono anche una piccola parte di offerta che consentirà ad alcune famiglie in difficoltà individuate dalla parrocchia di poter viaggiare gratuitamente sul treno dei pellegrini.

IL TRENO DEI PELLEGRINI

Partenza la mattina di sabato 23 aprile (orario da precisare, indicativamente alle 5.30) dalla stazione Centrale di Treviglio con treno Frecciarossa, arrivo alla stazione di Roma San Pietro. Trasferimento a piedi di circa 1 chilometro, 13 minuti, per partecipare all’udienza delle ore 12. A seguire, pranzo libero e ritorno in treno nel tardo pomeriggio in orario da precisare, indicativamente con partenza alle 18. Agli iscritti verranno dati anche alcuni gadget realizzati per l’occasione. Il viaggio è accessibile anche alle persone con disabilità: il treno è attrezzato in tal senso e saranno presenti volontari Unitalsi.

Quota singola (dai 12 anni in su): 120 euro.

Dai 5 ai 12 anni: 60 euro

I bambini da 0 a 4 anni viaggiano gratis, ma non hanno posto riservato, devono restare seduti sulle gambe dei genitori.

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LE PROPOSTE DELLE AGENZIE

Sono disponibili due pacchetti viaggio con diverse modalità e fasce di prezzo. Prevedono, oltre al viaggio e all’udienza papale, due notti in albergo e visite guidate alla città di Roma. I dettagli si trovano presso le agenzie di viaggio e su www.treviglio22.it

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VIAGGIO IN AUTONOMIA

Chi volesse raggiungere Roma autonomamente, può farlo. L’udienza è infatti privata e in quanto tale potrà entrare solo chi è inserito nell’elenco che la parrocchia trasmetterà al Vaticano pochi giorni prima del 23 aprile. A chi sceglie questa formula verranno dati alcuni gadget realizzati per l’occasione.

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